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“Siamo con lei per l’amianto, ma lasciateci il gattile”

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11 Ottobre 2012

Egregio Signor Dalle Fratte,
Ho letto il suo intervento nell’articolo relativo ad amianto e “gattile” pubblicato su Varese News.
La prima cosa che mi viene in mente è che capisco perfettamente il suo, il vostro malcontento e la vostra esasperazione sulla questione: ho visto bene le centinaia di metri quadri di coperture in eternit di cui parla e siccome entrambi i miei bisnonni di Casale Monferrato sono morti a causa delle polveri di amianto, conosco molto bene il problema. L’amianto è fuori legge in Italia dal ’92 (nel resto del mondo da un ventennio prima…): come mai i nostri politici locali non se ne sono occupati prima? Perché si affrettano solo ora a lanciare allarmi? Adesso guarda caso quelli che sono all’opposizione rispetto a chi ha promosso il progetto in Comune si agitano a dire che il “gattile” è uno scandalo rispetto alla rimozione delle coperture fuori legge eccetera: non sarà la solita tiritera politica? Nessuno sa di cosa parla ma spera di cavalcare un malcontento per “piacere” almeno a un gruppo di elettori.

Qui le questioni sono due e sono diverse: l’amianto va rimosso e la zona riqualificata. Se il suo Comitato vorrà, avrà anche noi nelle sue fila per portare avanti questa battaglia.
L’altra riguarda il rifugio: il rifugio felino è riqualificazione!
Oggi queste aree verdi sono in pratica dei parchi fruibili al pubblico: vengono ospitati temporaneamente dei gatti in situazione di emergenza (investiti, feriti, abbandonati, persi…) e promosse le loro adozioni. I gatti non fanno alcun rumore: sono liberi nella struttura e, come sanno tutti quelli che ne hanno uno, per la maggior parte del tempo dormono. Obbligatoriamente devono essere sterilizzati e quindi non sporcano e non puzzano. La ASL insieme al Comune sarà garante dei requisiti igienico sanitari.

A Gallarate il parco Gattaland è immerso in una zona residenziale e gli 80 gatti che vi risiedono non hanno mai causato nessun fastidio, anzi: la zona che gli è stata riservata era praticamente una discarica, oggi è un delizioso parco con casette e cucce, pulito e ordinato. Idem per Cassano Magnago (nella foto): Mondobaffo è un’oasi, un piccolo parco ben piantumato e ben tenuto, con decine di mici dal pelo lucido e ben pasciuti che dormicchiano placidi sulle loro cuccette.

La necessità di un rifugio per i gatti abbandonati, feriti o smarriti in attesa che il proprietario li rintracci è prevista sia dalla Legge (33/2009) sia dal buonsenso visto che le Associazioni ricevono decine e decine di chiamate per gatti in emergenza ma in assenza di una struttura di appoggio non riescono a gestirle tutte. Inoltre ricordiamoci che Varese ha vinto un bando regionale istituito proprio per la promozione dei rifugi felini: i fondi che Varese ha vinto per pagare il progetto sarebbero andati a qualche altra amministrazione. Almeno una volta non possiamo rallegrarci di avere “portato a casa” qualcosa?
Io spero che vorrà visitare una delle strutture che le ho citato per vedere con i suoi occhi che con il rifugio la riqualificazione della zona “ex canile” potrà finalmente iniziare.
Cordiali saluti,

La replica di Fabrizio Mirabelli (Consigliere comunale PD) a Livia Soriente

D.ssa Livia Soriente, Presidente Associazione “I gatti di Nonna Olga” onlus

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