Pgt lumaca, “processo” in aula all’assessore Binelli

E’ l’ennesimo passaggio polemico, quello di ieri sera, sulla lentezza del pgt di Varese: doveva essere approvato entro il 15 novembre, invece i lavori preparatori si sono rivelati complessi, lunghi; la ditta incaricata ha rallentato il lavoro (la Veneto progetti), gli uffici comunali pare abbiano avuto problemi di gestione, l’assessore Fabio Binelli ha ammesso che siamo di fronte a un pgt a scoppio ritardato, e le opposizioni lo stanno tenendo sotto pressione da settimane. Primo punto politico importante, il Pdl durante la seduta del consiglio comunale non ha nemmeno preso la parola e non lo ha difeso dalle critiche serrate dell’opposizione. Il partito di Berlusconi è da tempo in polemica proprio con Binelli (nella foto) e anche se il capogruppo Ciro Grassia una volta uscito dai banchi affermava che il sostegno a Binelli è convinto. La Lega Nord ha replicato alle accuse con uno show di Emanuele Monti, il consigliere che riesce a sollevare urla e proteste dalla sinistra ogni volta che interviene con verve polemica e ha accusato di “demagogia” le controparti. 
Fabio Binelli ha ripetuto quando aveva già spiegato in commissione: «L’elaborazione del documento di piano è stata più lunga e complessa del previsto, la pubblicazione avverrà ai primi di novembre ma la scadenza del 15 novembre per la conclusione di tutto l’iter non sarà rispettata». Ora, che cosa comporta questo ritardo: é davvero così grave? E come sci si è arrivati? Partiamo dal fondo.
Binelli ha spiegato più volte che il pgt è un lavoro complesso. Chissà forse a Palazzo Estense non avevano previsto tutta questa complicazione. L’assessore ha spiegato che tra il 2009 e il 2010 l’assessorato ha avuto dei problemi di organico, affermazione che ieri Fabrizio Mirabelli del Pd ha contestato dicendo che non erano mai stati informati prima di queste problematiche. Sulla gravità del ritardo invece Binelli ha replicato che comunque è in vigore il vecchio Prg, e che il territorio non sarà devastato. Non sono della stessa opinione i consiglieri del Pd. Andrea Civati ha spiegato che gli interenti edilizi si stanno bloccando e che i terreni agricoli diventeranno edificabili. La preoccupazione era stata espressa anche da esponenti di Pdl e Udc nei mesi scorsi e ieri sera Mauro Morello dell’Udc è stato durissimo conto Binelli, segnalando «il grave imbarazzo» della giunta. Anche Alessio Nicoletti di Movimento libero ha tuonato conto Binelli e le «tempistiche inadeguate». E’ stato invece Rocco Cordì di Sel ha parlare di conseguenze politiche. «Il comune non avrà il pgt, se una maggioranza fallisce deve trarne le conseguenze».
L’assessore Binelli si è difeso nelle repliche finali: «Siamo al limite del procurato allarme, i terreni agricoli sono già edificabili e non ci saranno scempi. E’ ridicolo che il Pd non sapesse che c’erano dei problemi, in commissione urbanistica non venivamo mai». L’accusa è stata però smentita da Fabrizio Mirabelli: «Dice cose sbagliate, noi c’eravamo». Le opposizioni hanno chiesto più volte le dimissioni dell’assessore, la Lega Nord e il sindaco Fontana l’hanno però “blindato”, e ieri c’era anche una parte della sezione di Varese del carroccio, nel pubblico, proprio per sostenere Binelli.