Commissione paesaggio, i “licenziati” attaccano la giunta

"Decisione strumentale, in realtà avevamo bocciato alcuni brutti progetti tra cui il ponte sulla Rasa, il condominio dei giardini sospesi a Masnago e il parcheggio di villa Augusta"

L’ex presidente della commissione paesaggio Daniele Zanzi, allontanato dalla giunta comunale (per ritorsione, dice lui), vuota i cassetti. Spunta un ricorso al tar con cui cercherà di bloccherà la sua rimozione dalla commissione; rivela che è stato ascoltato dalla procura che indaga sulla procedura del parcheggio di Villa Augusta; e fa l’elenco dei progetti “pesanti” che la commissione aveva bocciato, ma che il comune ha voluto portare avanti lo stesso. Risultato: della «città giardino», a sentire lui, non importa nulla a nessuno. 
«Sono stato allontanato perché rompevo le scatole – afferma l’agronomo – in questi anni sono diversi i progetti a cui abbiamo detto di no, inascoltati. Quali? Beh, innanzitutto un progetto privato in via Ausonio a Sant’Ambrogio. Dove faranno quattro villette abbattendo tutte le piante provocando la rivolta dei residenti. Eravamo contrari anche al ponte sulla Rasa, un progetto inutile e sbagliato. Che toglie valore a un ponte ispanico del settecento, e spreca soldi per un parcheggio di otto posti auto costato 400mila euro. Quando a cento metri di distanza c’era già uno spazio dove si poteva creare un parcheggio risparmiando. E così hanno distrutto un ettaro di piante».
Zanzi è un fiume in piena. Rivela, uno per uno ,tutti i no che hanno fatto arrabbiare la giunta comunale. Erano in gran parte parere consultivi, ma comunque sono stati ignorati. «Per allagare l’ospedale volevano abbattere alberi secolari che non avevano nemmeno inserito nelle carte. Abbiamo detto no al progetto dei “Giardini sospesi” a Masnago, una colata di cemento davanti allo stadio. Oggi in quel punto dal parco di villa Baragiola non si vede più il Sacro Monte. Noi invece avevamo chiesto che il nuovo condominio non superasse in altezza quelli retrostanti. Hanno persino ignorato il fatto che questa nostra raccomandazione fosse stata inserita nel progetto ufficiale come una specifica che doveva esser osservata come condizione per poter costruire. Anche il supermercato Lidl doveva nascere con una parte in trincea e invece non è stato costruito come noi avevamo chiesto».
Il caso del parcheggio di Villa Augusta, dove si aprirà un buco nel parco di Giubiano, è per Zanzi molto doloroso: «La giunta mi ha cacciato dopo che ho esposto uno striscione in consiglio comunale contro quello scempio. Il nostro parere era negativo e in quel caso il nostro parere era vincolante. La decisione finale spetta però alla soprintendenza a Milano. Che ha dato il via libera, ma lo ha fatto senza aver ricevuto dal comune la nostra decisione in tempo utile. Su questa vicenda sono state anche ascoltato dalla procura delle repubblica, una vicenda molto strana».
La commissione paesaggio uscente ha esaminato, a titolo gratuito, dal 2008 a oggi circa un migliaio di pratiche. Quest’anno ne ha trattate 128 e ne ha approvate 112. «Il comune però ci ha sempre ignorato – osservano Enzo Visco, il geologo vicepresidente e l’architetto Giuliana Gatti – è stata fatta una carta della sensibilità paesaggistica durante l’elaborazione del prossimo pgt e non siamo stati nemmeno interpellati».
Dopo la rimozione di Zanzi dalla commissione tutti i consiglieri si sono dimessi per solidarietà. A Zanzi viene imputato il fatto di avere in corso contratti con il comune come agronomo, ovvero un conflitto di interessi. Lui replica che lo sapevano anche nel 2008, quando fu nominato, ma solo oggi se ne sono ricordati. Zanzi tuttavia non ha mai votato su progetti che lo riguardassero, questo è riconosciuto da tutti i consiglieri.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Ottobre 2012
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