Proposta bocciata. No alla nuova sala studi

La proposta del consiglio dell’Associazione Studenti di Varese e Provincia (Asvp) non è stata accettata. Ieri, giovedì 27 marzo, la giunta comunale si è riunita e ha discusso anche della richiesta che i ragazzi della Sala Studi Forzinetti avevano fatto all’amministrazione: destinare gli uffici del secondo piano della palazzina della Cultura, che verranno liberati a fine aprile per trasferirsi all’ex cinema Rivoli, ad uno spazio per lo studio. La risposta è stata però negativa.  
La giunta, dopo una lunga e accesa discussione, ha infatti disposto che gli spazi della palazzina saranno destinati agli uffici dei tributi, anche se la decisione ufficiale verrà presa domani, 28 marzo.
«Speriamo che il comune si adoperi per trovare al più presto un nuovo spazio da destinare all’aula studi – spiega Sebastiano Fichera, presidente dell’Asvp (nella foto a lato) –. Ribadiamo l’esigenza di avere un luogo centrale, in prossimità di parcheggi, vicino alla biblioteca e che faccia orario continuato dalle 9 alle 19».
Il consiglio dell’Asvp ha infatti più volte ribadito che l’attuale sala di piazza XX Settembre è un punto focale per gli studenti varesini, ma non riesce a supportare la grande affluenza di ragazzi e, soprattutto in periodo di esami, i posti non bastano. Inoltre, come spiegano gli studenti, la sala attualmente in uso non dispone di servizi basilari: non ha un fondo librario, non ci sono postazioni internet e non ci sono spazi per organizzare incontri, conferenze o cineforum. Mentre la palazzina della cultura, come ci aveva già spiegato Fichera, dispone già di spazi adibiti a tali attività.

Un questionario tra gli studenti, creato e gestito dal consiglio dell’Asvp, ha inoltre evidenziato la necessità di avere parcheggi a tariffa agevolata  e una mensa convenzionata a prezzi più bassi per i tesserati Asvp. I ragazzi propongono poi di attivare una “Campagna Affitti agevolati”e un servizio “Help”, di ripetizioni gratuite, per gli studenti delle scuole secondare in collaborazione con l’associazione “Porto Franco”.