Rizzi: “Siamo arrivati a Roma”

Martedì c'è la prima seduta in Parlamento. Il neosenatore Rizzi ha paura di volare ed è andato in auto. Un nostro giornalista sta viaggiando con lui. Ecco la diretta

20.30 Cena a base di bucatini all’amatriciana e abbacchio con patate, precedute da lauto antipasto. Al gruppo Rizzi-Catiglioni-Canazza-Caronno si sono uniti gli zii del neosenatore, la mamma e il compagno di quest’ultima. Dopo la cena, il rompete le righe definitivo, prima dell’esordio a Palazzo Madama.

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Il viaggio di Rizzi 4 di 13

17.30 Espletate le formalità burocratiche, le foto di rito a Palazzo Madama e il primo approccio con il Senato, Rizzi commenta: "Pensavo fosse più grande l’aula, invece è raccolta, una bomboniera". Il gruppo si dà appuntamento al ristorante le Grotte, consigliato dagli albergatori che ospitanpo il neosenatore.

16.45 Roma
La comitiva di varesini è arrivata a Roma. Suona il rompete le righe di fronte alla Fontana di Trevi. Rizzi (video): "Affrontare il viaggio in questa maniera è stato il modo migliore per partire. Arrivare  Roma è il mezzo per perseguire il nostro fine, il federalismo. Darò il mio contributo per raggiungere la nostra causa". Domattina (29 aprile) alle 10.30 l’inizio dei lavori.

16.15 Che bella Orte
"Una cosa che mi viene in mente è l’assurdità della gestione della sanità pubblica – racconta il senatore poco prima di arrivare a Roma – . I debiti sono pagati da ogni cittadino lombardo per gli errori commessi dagli altri".
Il viaggio sta per concludersi. A Orte ecco i ricordi: "Che bella Orte dove si mangiava con 22 euro in due persone pasta e agnello"

16.00 Volonté (Udc), lavoriamo tutti uniti
“Questa legislatura sarà una grande occasione per lavorare tutti assieme per la nostra provincia”. Lo afferma Luca Volontè, parlamentare dell’Udc. “dovremo cercare di sfruttare ad esempio l’expo 2015, la maggioranza in teoria è ampia, ma saranno i fatti a dimostrare se il governo saprà cogliere tutte le opportunità”

15.30 La Lega , Rizzi,  il Papa e la fede
Il Cupolone è vicino e così Rizzi si scatena sul tema della fede religiosa: «Io sono credente, non praticante. Sulle altre religioni esiste un solo Dio, poi lo chiamano in modi diversi ma quello è. Il fanatismo isalamico ha invece a che fare con l’interpretazione  religiosa che è una cosa diversa, la politica deve stare fuori dalla religione. Io non ho santi o protettori in paradiso»

Ore 15.15 Stipendio da politico o da leghista?
Il tema dei guadagni da capogiro dei politici italiani è stato ed è tra i più dibattuti. Rizzi mette le mani avanti, prima che in tasca: «Io non guadagnerò più di quello che guadagnavo prima, quindi non mi cambia nulla da quel punto di vista. Vorrei però che tutti sapessero una cosa: i parlamentari leghisti devono lasciare al partito 3 mila euro al partito». 

Ore 15 In viaggio si pianifica anche la politica provinciale
Si sta attraversando la Toscana e la Capitale è sempre più vicina. Rizzi riceve comunicazioni dai dirigenti della Lega Nord, compresa quella del segretario nazionale che gli ricorda che questa sera ci sarà "la riunione". La Lega chiederà quattro assessori per Villa Recalcati

14.45 Autogrill di Badia al Pino (Arezzo). Qui morì l’ultrà della Lazio
«Sul tifo organizzato è meglio stendere un velo pietoso. È assurdo che migliaia di poliziotti stiano negli stadi piuttosto che nelle strade a garantire sicurezza. Direi che l’esempio da seguire è quello inglese con gli steward. Le squadre hanno la loro parte di responsabilità, ma con certa gente ci vuole il pugno di ferro e le forze dell’ordine devono dare risposte chiare e dure. Infine, certezza della pena. Comunque non si puo’ morire per una partita».

Ore 14.30 Pienza, la cultura dell’anestesia e il federalismo
Rizzi è un medico anestesista e giunti a Pienza ha un ricordo della sua carriera professionale. Infatti, attacca a parlare di anestesia locale, che non è un caso di federalismo in medicina: «Ricordo un bel congresso nel 1999. Ero in moto con la fidanzata e sono caduto. Mi sono rotto il malleolo e così mi hanno ingessato a Siena e costretto a guidare fino in albergo a Firenze. Comunque guido ancora un enduro»

Ore 14.15 Il fascismo? Ha avuto disastri e pregi
Per Rizzi il fascismo non è solo una questioni di treni in orario. «Il fascismo ha avuto storture e pregi è stato un disastro in politica estera, ha fatto un tentativo demenziale di colonialismo. Il nazismo è una delle pagine più oscuire insieme al comunismo. Eccessi ideologici da negare e che la Lega Nord rifiuta»

Ore 14 Amo Troisi e Che Guevara, il primo leghista della storia
Sarà l’influsso del Rinascimento toscano ma Fabio Rizzi, nella terra di Dante Alighieri , sembra rinato. «Della musica vi ho già raccontato. Nel cinema il mio mitoè l’attore napoletano Massimo Troisi. Amo molto leggere Marquez, in particolare "Cent’anni di solitudine", e Dante Alighieri. Sul mio computer come screen saver ho la famosa frase  "fatti non fummo per…». E poi c’è il mio mito dei miti: Ernesto Che Guevara, primo leghista della storia, credeva in un ideale, lottvaa e lo ammiro molto. Assomiglia un po’ a noi.

Ore 13.40 Per un medico la città dei Medici è un mito. «Firenze io l’amo particolarmente, perchè pur essendo grande è una città vivibile e ricca d’arte. E poi, le fiorentine…  quelle con l’osso naturalmente! Non se ne può proprio fare a meno…».

Ore 13.30 Varesenews chiama e Rizzi risponde. Di sport Argomenti principali,  il ciclismo e la Varese – sportiva – che non va: gliele ha fatte al telefono Damiano Franzetti. Guarda il video.

Ore 13.20 Rizzi rimpiange il "borgo natio selvaggio".
«A Besozzo lascio una squadra affiatata che raggiungerò tra due giorni, per il resto c’è Brunella. Il lavoro invece è un po’ più duro, vado in crisi d’astinenza quando sono in ferie, figuriamoci ora che potrò entrare solo poche volte in "sala operatoria". insomma, so quello che lascio ma non so ancora bene cosa trovo».

Ore 13.15 Rizzi è anche un pò ambientalista
«Il nucleare non è da demonizzare, ma nemmeno da citare come unica risorsa: c’è anche il solare, il vento e le fonti rinnovabili in genere. Queste alternative possono dare tanto, il solare va stimolato moltissimo. Per quanto riguarda il problema rifiuti occorre una nuova mentalità sulla raccolta differenziata e sullo smaltimento, soprattutto con termovalorizzatori moderni:  perchè i dati ci dicono che non inquinano, mentre le discariche sono anacronistiche»

Ore 13 Roncobilaccio, Tra un panino e una bibita arriva una domanda da Besozzo
Siamo andati nel piccolo centro del Verbano a raccogliere le domande a Fabio Rizzi senatore dei cittadini amministrati da Fabio Rizzi sindaco. La prima domanda riguarda il turismo su quella che da sempre è considerata la sponda magra del lago Maggiore, quella varesotta. «Per rilanciare il turismo sulla nostra sponda è necessario non guardare quello che fanno sulla sponda piemontese – spiega Rizzi – dobbiamo trasformare la sponda magra in sponda verde e puntare sul turismo naturalistico proteggendo il nostro patrimonio culturale e paesaggistico. da noi non vedremo i grandi alberghi extra-lusso che si vedono a Verbania ma percorsi belli e spettacolari lungo le nostre sponde come quello che abbiamo appena inaugurato proprio a Besozzo nelle settimane scorse in collaborazione con gli altri comuni da Ispra a Monvalle»


Ore 12.40 Roncobilaccio, alla pancia non si comanda
Dopo la sosta forzata, è la pancia a reclamare e così ci infiliamo in un autogrill per mangiare. Menù: Tre panini con la mortadella, un capri e un Camogli. Da bere: 4 acque, 1 coca e un bicchiere di Chianti.

Ore 12.15 Arrivano i soccorsi: «Caspita ma quanto è aumentato il gasolio?!» Il conto per questo scherzetto è di 116 euro. Ripartiti!

Ore 11.40 A soli 16 km da Pian Del Voglio incidente di percorso per il senatore e l’allegra brigata: furgone senza gasolio. Chiesto l’intervento del soccorso stradale.
«Accidenti, chiacchierando non ho guardato l’indicatore del carburante. Siamo costretti a fare una pausa forzata: tutta colpa di Varesenews» (dice ridendo il senatore ndr.)

Ascolto i cantautori di sinistra. "Vado anzi andrei al massimo".
«Mi piace la musica italiana, quelli dichiaratamente di sinistra gente come il Liga, ma anche Vecchioni, Baglioni, Venditti, Vasco. Insomma, i cantanti quelli della mia epoca. Io ho seguito il grande concerto di Bruce Spreengsten a Milano nel 1984 e Vasco all’ippodromo di Varese».

Ore 11.30 Federalismo, adesso lo vuole anche Cofferati
Abbiamo appena passato Modena e l’aria di Bologna si fa sentire. «Sul federalismo oggi tutti dicono la loro e forse l’idea che sia Cofferati che Penati siano usciti allo scoperto è un segnale».
«La passione sportiva spesso si sovrappone a quella politica, e il Sin-atore di Besozzo non fa eccezione. «Amo il ciclismo ma non la Ferrari. Sono diventato un tifoso antischumacher dopo il "tentato omicidio" di Villeneuve. E poi, è rossa e non verde».

Ore 11.20. Daniele Marantelli commenta le dichiarazioni di Fabio Rizzi su Pedemontana e Coop
«I fondi per la pedemontana sono stati stanziati con la finanziaria del 2006, e questo è un fatto. La finanziaria accolse un ordine del giorno presentato da me. Quanto alle coop, vorrei dire che la cooperazione è stata una grande idea di fine ottocento, oggi le coop sono diventate un grande soggetto economico che dà lavoro a centinaia di migliaia di persone, singole vicende non oscurano certo il gran lavoro fatto». Infine, sul nuovo governo: «Abbiamo un presenza di ministri varesini nel governo, mi aspetto che il federalismo fiscale, ad esempio, arrivi in aula entro giugno…vedremo se accadrà sul serio».
«La Ferrari è veloce, purtroppo non è verde».

Ore 11. 15 peccato per la sinistra. Le coop rosse e quelle cielline hanno distorto il sistema
L’Emilia Romagna è terra di coop rosse e di sinistra, ora, extraparlamentare. «Mi dispiace che non siano rappresentati in parlamento. E’ un’ideologia che meriterebbe essere rappresentata più del calderone del Pd o del Pdl, dove le idee non sono così riconoscibili. Le coop erano forze del territorio per un obiettivo comune, poi storture del sistema hanno annullato il confine tra coop rosse e altre cielline. Sistema ottimo, ma distorto. In un’ottica federale sarà obbligatorio creare agenzie per gestire il sistema in maniera efficiente. Il che significa meno poltrone e più aziende funzionanti».

Ore 11.05 sarò un "sin-atore", ovvero sindaco in senato
Sindaco o senatore? Per Rizzi il problema non si pone: «Potevo fare il consigliere regionale, con specifiche per questioni relative alla sanità, ma ho rinunciato perché dovevo fare il sindaco uno solo e scelto dai cittadini. E poi il mio comune è l’unico ad essere formato da tutti leghisti, militanti o sostenitori della Lega. A Roma parteciperò alla commissione sanità»

Ore 10.50 latte Varese ha resistito all’assalto di Parmalat. Meno male
Dalle parti di Parma Rizzi non pensa al prosciutto crudo, ma ai succulenti crac finanziari, Credi Euro Nord compreso: «È stata un’intuizione splendida per auto-gestire il patrimonio dei padani, errori di chi è salito sul carro e ha sperperato. Ora occorre rimborsare gli azionisti, prime vittime, grazie alla raccolta fondi tra i parlamanetari. Anch’io ci sono cascato , 10 milioni di vecchie lire, quando era Popolare di Rho. Su Parmalat la storia la fanno gli uomini, Binelli resistette alle forzature di Parmalat in tempi non sospetti per difendere Latte Varese, oggi azienda florida e di qualità. Non a caso io quando vado in Sardegna porto sempre il gorgonzola dal latte Varese, scambi culturali e culinari ai quali tengo molto».

Ore 10.30 Saluto al Po. Vorrei che il confine della Padania fosse più giù
Stiamo passando il Po. A Rizzi luccicano gli occhi, si emoziona e accosta la macchina. «Abbiamo passato il confine della Padania anche se io vorrei che fosse un po’ più in giù. Che ricordi! Penso alle manifestazioni del 1995 e al 1996, una cosa che mi emoziona ancora. Quanta gente, due milioni di persone in una catena ideale. All’epoca eravamo tanti ma non eravamo al governo come oggi. Questa seconda volta invece siamo la forza politica determinante. Il Po, insomma è straripato, e il limo che ha lasciato sulle sue sponde ci darà una stagione politica fertile».

Ore 10.20 Rossi: speriamo superi la paura di volare, così divideremo il costo del Taxi
«E’ un peccato che Rizzi abbia paura di volare, potevamo viaggiare
insieme e, una volta atterrati a Roma, dividerci il prezzo del taxi fino a Palazzo Madama». Scherza Paolo Rossi, senatore del Pd, che augura buon viaggio al collega Fabio Rizzi: «Tra l’altro, noleggiare una macchina costa meno che andare in taxi, ora siamo tre senatori di Varese, e potevamo fare squadra anche per risparmiare, anche perché Tomassini è quasi sempre a Roma e Maffioli non c’è più. Sto ironizzando – continua – ma al di là dello scherzo, speriamo che superi la paura di volare. Sono contento che sia arrivato in parlamento un senatore così giovane, l’augurio è quello di poter fare un lavoro bipartisan per il territorio, penso ad esempio alla grande occasione dell’Expo».

Ore 10 non di solo Senato vive l’uomo
Ma dove andrà a dormire e dove mangerà il neo senatore? Ottima scelta, non c’è che dire: il gruppetto cenerà da
Giggetto, al Portico D’Ottavia, uno dei ristoranti più famosi di Roma, nel ghetto ebraico. E che cosa mangerà? La pajata, vale a dire una sorta di trippa in umido (non in brodo!), in compagnia dei suoi amici leghisti e… della mamma, dello zia e della zia che lo hanno raggiunto a Roma, in treno.
Per quanto riguarda invece l’hotel in cui dormirà Rizzi ha scelto a "caso" spulciando in Internet: riposerà e si preparerà alla prima mattina in Senato tra i guanciali dell’hotel Trevi.
Una collega giornalista, appassionata di gossip, vuole sapere cosa indosserà per il "grande giorno": un vestito grigio, classico, molto tradizionale.

La prova del cuoco. Rizzi ama la buona cucina e utilizza prodotti tipici locali. Come per gli extracomunitari c’è la prova della "cadrega" per vedere se conoscono la lingua, così noi sottoponiamo il senatore alla domanda di cucina regionale: «Senatore cosa sono i Culurgiones?». Rizzi non ci pensa un attimo e l’accende: «Sono gnocchi sardi, anzi originari della Gallura. Io vado personalmente in Sardegna per approvvigionarmi di viveri».

Ore 9.40 a proposito di Daniele
Alla domanda: quali rappresentanti dell’opposizione di Varese si porterebbe al Governo? Risponde: «Marantelli, se va avanti con le idee a sostegno del Nord e se smette di dire bugie sulla Pedemontana, i soldi sono stati portati a casa da Giorgetti».

Ore 9.30 l’Ikea e la buona forchetta
Abbiamo appena passato l’Ikea sulla tangenziale ovest. Rizzi sorride e indica con il dito indice: «Io ho arredato due case all’Ikea. La nostra battaglia contro i centri commerciali, è per favorire i piccoli negozi che hanno una funzione sociale. Noi siamo contro la speculazione, che è sempre in agguato».
Quando si parla di casa non si puo’ non parlare di cucina e il neo senatore, oltre a essere una buona forchetta
, è anche un ottimo cuoco (così dice lui). «Mi piace cucinare con prodotti tipici scelti, dal pesce all’oca». Chissà se quando arriverà a Roma alla formagella del Luinese sostituirà il pecorino romano.

Ore 9.20 Expo e Fiera
«Sono fondamentali per noi, per il Nord. Occorre sfruttare i fondi e i finanziamenti, per i Mondiali di Ciclismo come per l’Expo, con i tempi giusti, senza incorrere nei soliti errori. Sette anni di tempo per organizzare l’Expo sono parecchi
: se adeguatamente coperti e programmati possono essere anni importanti per non bucare la manifestazione e avere i benefici, a partire dalle infrastrutture.
Malpensa va da sé che sarà il cuore e il centro
, la finestra sul mondo costante, prima e dopo: non perché è un aeroporto comodo e vicino a casa, ma perché il mercato lo chiede».
E a proposito del Ponte di Messina
: «E’ giusto che la Sicilia sia agevolata nei collegamenti, non è prioritario, ma nell’ottica del federalismo fiscale equo c’è spazio per il Ponte e per le infrastrutture del Nord. Con il 3-5 per cento del gettito Irpef si possono fare tante cose sul territorio, dal ponte ai quadruplicamenti ferroviari».

Ore 9 la dura realtà dell’autostrada
Rizzi ha paura di volare, faceva congressi e il relatore, poi ha smesso. Troviamo un incidente a Castellanza. E’ l’occasione per parlare del problema delle infrastrutture: «Facciamo la lotta per Malpensa e poi ci ritroviamo con queste autostrade sempre intasate, con quello che ci costano», commenta Rizzi.
E che cosa fa, il neo senatore? Estrae la bandiera
 della Lega
e la mette fuori dal finestrino.
A Roma, dice Rizzi, c’è già stato, in moto e di notte quando insegnava all’Università terapia antalgica e anestesia loco regionale. Era "talmente convinto" che sarebbe stato eletto al Senato che ha dato le dimissioni a Castellanza per andare a lavorare a Lugano e Mendrisio.

Ore 8.45: La partenza
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Ore 7.30 i preparativi
Si preannuncia un bella giornata soleggiata con temperature miti. Nei 618,8 chilometri di strada, come riporta il sito della società autostradale, non ci dovrebbero essere particolari problemi di traffico.
Una Nissan Patrol porterà Fabio Rizzi a Roma. Il furgone delle tante avventure. Con il neo senatore sono a bordo
 Donato Castiglioni responsabile organizzativo provinciale della Lega Nord, Andrea Canazza coordinatore della segreteria provinciale, Roberto Caronno
responsabile sanità provinciale della Lega Nord e il nostro Tommaso Guidotti.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Aprile 2008
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