Femminicidi e violenza sulle donne: come usare bene la legge
il coordinamento donne Cgil-Cisl-Uil Varese e il coordinamento donne Spi Cgil-Cisl-Uil Varese organizzano, in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, un convegno per il 23 novembre
Cinquantadue casi in un anno di maltrattamenti denunciati a Varese, 63 omicidi di donne, denominati “femminicidi”, nei soli primi sei mesi del 2012 in Italia dove il 54 per cento ad agire è il partner e che vedono per il 70 per cento dei casi come vittime delle donne italiane vittime, e per il 76 per cento degli aggressori uomini italiani: quello della violenza sulle donne, è un problema che abbiamo decisamente “in casa”.
Per questo motivo il coordinamento donne Cgil-Cisl-Uil Varese e il coordinamento donne Spi Cgil-Cisl-Uil Varese organizzano, in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, un convegno che si terrà il 23 novembre 2012 all’istituto de Filippi, in via Brambilla 15 a Varese.
La mattina di riflessione sarà dedicata soprattutto alla recente legge regionale contro la violenza alle donne, con lo scopo di renderla operativa anche sul nostro territorio: a presentarla sarà Sara Valmaggi, già vicepresidente del consiglio regionale Lombardo, in apertura di sessione, alle 9.30, mentre il progetto “Diamo Voce al silenzio delle donne” sarà presentato, per le associazioni promotrici, da Camilla Zanzi.
Alle 11 invece si terrà la tavola rotonda “L’impegno delle Istituzioni varesine dopo la legge regionale” a cui partecipano un rappresentante della Prefettura, il direttore dell’asl varesina Giovanni Daverio, il dirigente della squadra Mobile Silvia Carozzo, il direttore del pronto soccorso dell’ospedale di circolo Francesco Perlasca e il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti. Un incontro a cui gli organizzatori invitano caldamente anche gli uomini, perchè «Pensiamo che questo non sia un problema legato alle donne ma agli uomini, a quello che riguarda il loro concetto di gestione del potere – spiega Maurizio Manfredi, della segreteria Uil varesina – E per questo chiediamo che siano fatte le condizioni per applicare le leggi,, ma pensiamo anche ci sia un problema di natura culturale da portare avanti».
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