Giornalismo, cosa succede nel mondo
Mrina Petrillo, Mario Tedeschini Lalli e Andrea Iannuzzi hanno parlato delle novità emerse dalla conferenza di Atlanta
Notizie snack o pasti completi, applicazioni che ti suggeriscano la risposta prima che tu faccia la domanda, sale riunioni "schermate" nelle redazioni. Sono questi alcuni degli spunti emersi in uno deti tantissimi incontri di GlocalNews, la seconda edizione del festival di giornalismo on line a Varese. Marina Petrillo, Mario Tedeschini Lalli e Andrea Iannuzzi hanno animato l’incontro "Ona13@…Varese", a un mese dalla conferenza di Atlanta. Cosa sta succedendo quindi nel mondo del giornalismo internazionale?
Sicuramente il futuro saranno applicazioni per smartphone sempre più pensate per anticipare bisogni e desideri. "Gira già una app – ha detto Tedeschini Lalli – che analliza il parlato, ad esempio di una conferenza, e fornisce informazioni sul tema discusso".
E mentre in Usa il quaranta per cento del traffico passa da mobile, le notizie sono semrpe più "snack" per i lettori. "Ma a volte possono diventare un pasto completo – ironizza Iannuzzi -. In Italia si considera ancora più importante la home page, a livello internazionale conta sempre di più il dettaglio".
Da Atlanta Petrillo ha invece descritto il livello di sorveglianza e sicurezza messa in atto dal Guardian dopo la vicenda Snowden. "Lavorare a inchieste internazionali nell’era della sorveglianza: backup di dati ad altri giornali e stanze schermate senza rete".
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