Lago, si muovono i sindaci: “Nuove soluzioni per abbattere l’inquinamento”

Otto comuni rivieraschi si siedono ad un tavolo: “Interpelleremo le università italiane per capire quali interventi attuare”. Chiesto un incontro con la “nuova” Provincia

I comuni si muovono in autonomia sul tema "lago di Varese", chiedono l’intervento urgente della Provincia per fare il punto (anche sull’Ato) e decidono di interpellare le principali università italiane chiedendo quali sono le tecniche più idonee e all’avanguardia per abbattere il “carico interno” di fosforo e altri nutrienti.
Questo è quanto emerso nella riunione in Comune a Varese indetta da Attilio Fontana e alla quale hanno partecipato sindaci e rappresentanti dei paesi rivieraschi. Una riunione, quella odierna, che si tiene a neppure 48 ore dalla commissione ambiente riunitasi sempre a Palazzo Estense a cui parteciparono lunedì scorso anche diversi tecnici; oggi gli amministratori hanno preso alcune decisioni di massima.

assemblea lago varese

E’ stato concordato fra i presenti (Cazzago Brabbia, Buguggiate, Bardello, Azzate, Bodio Lomnago, Biandronno e Galliate Lombardo, oltre al capoluogo) di stilare un documento condiviso da inviare alla Provincia, chiedendo la convocazione di un tavolo dove lavorare su due fronti.
In primo luogo individuare le tecniche migliori per abbattere gli inquinanti prodotti dal lago: Luca Marsico, presidente della commissione Ambiente in Regione ed ex assessore provinciale della partita presente all’incontro stima questo livello attorno all’80% del fosforo presente nelle acque del bacino: un’eutrofizzazione intensa, quindi, dovuta agli scarichi dei decenni passati, che è ad oggi anche causa del male maggiore: «Ripartiamo da qui – ha detto Marsico – cerchiamo di capire se esistono ad oggi sistemi che vanno oltre il metodo Phoslok e il prelievo ipolimnico (la depurazione di acqua dagli strati profondi ndr). Per farlo cerchiamo di contattare le università italiane che si occupano di questi temi. E successivamente decidiamo il da farsi».
Poi l’altro problema, quello degli scarichi fognari, specialmente in annate come questa: piogge diffuse, clima pazzo con conseguente esplosione algale: colpa – dicono gli esperti – del sistema fognario che va in tilt.

alghe lago

Qui è il sindaco del capoluogo Attilio Fontana che tira in ballo il consorzio per il risanamento del lago di Varese: «Interpelliamolo per sapere quali sono gli scarichi più importanti e il funzionamento degli scolmatori, per verificare quali sono gli interventi da mettere in atto, anche subito a livello di singole amministrazioni. Ma poi verifichiamo anche se gli attuali impianti di depurazione sono sufficienti, se ce ne vogliono di nuovi, con portate differenti tarate sugli attuali scarichi. Per intervenire su questo probabilmente dovremo attendere la partenza dell’Ato, e quindi il coinvolgimento della Provincia è fondamentale».
Nel corso del breve dibattito sono emerse criticità legate anche alla pulizia del lago dalle alghe, quest’anno attivato “a chiamata” da alcuni comuni: il problema è la sedimentazione di colonie di alghe sommerse che vanno ad aumentare il carico dei nutrienti se non vengono adeguatamente rimosse: «Anche su questo tema interpelleremo la Provincia – ha detto Fontana – . Nel frattempo potremmo anche valutare di consorziarci fra comuni per un primo intervento».
All’assemblea di oggi ha partecipato anche l’assessore all’ambiente del comune di Varese Stefano Clerici che non ha potuto presenziare fino al termine del breve dibattito seguito per via di un’emergenza legata all’inquinamento di Capolago.

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Pubblicato il 22 Ottobre 2014
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