Roberto Andervill, il terzo volontario del progetto Horraty

E' il fondatore della raccolta fondi per la Siria insieme a Greta e Vanessa

Roberto Andervill è uno dei fondatori del progetto Horryaty. E’ un volontario dell’Ipsia di Varese, l’organizzazione non governativa delle Acli. Oggi ha scritto un messaggio nel profilo facebook dell’associazione, fondata il 2 aprile scorso insieme e Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. E’ l’unico messaggio ufficiale da parte dei fondatori del progetto. 

A nome del Progetto "Horryaty" vorrei dire che non saranno rilasciate dichiarazioni a nessuno. Tutte le informazioni sul Progetto sono su questa pagina. Tutte le altre informazioni, ammesso che ce ne siano, non saranno divulgate. Non saranno tollerati commenti di nessun genere. Questo Progetto continuerà a esistere appena Greta e Vanessa saranno di nuovo con noi. Grazie per il sostegno.
Roberto Andervill

Andervill collabora da anni nella Ong Ipsia. Ne avevamno parlato nel caso di una mobilitazione per la Bosnia,  di una iniziativa su biciclette e pace.

IL SUO RACCONTO SU FB
«Non sentivo Vanessa e Greta da qualche giorno" ha detto Roberto Andervill, terzo responsabile del progetto Horryaty. Andervill ha detto anche che le due giovani erano arrivate nel Paese lo scorso 28 luglio. Non era la prima volta che Greta e Vanessa si recavano in Siria. Nel marzo 2014 il loro primo viaggio, raccontato sul profilo Facebook del progetto. Un sopralluogo svolto insieme a Andervill, socio Ipsia, di Varese.

ECCO UN ALTRO SUO MESSAGGIO SU FACEBOOK 
«Atterrati in Turchia – si legge sul social network -, siamo stati accompagnati da una guida siriana nella sua terra, di preciso nelle zone rurali di Idleb, a sud ovest rispetto ad Aleppo. Durante questa prima visita si è cercato di instaurare un primo rapporto con la popolazione locale, al fine di capire le vere necessità e visitare i luoghi coinvolti nel progetto. In particolar modo sono stati visitati i due centri di Primo Soccorso di B. e H., dove c’è stata la possibilità di rilevare le principali problematiche nell’ambito dell’assistenza medica: carenza di personale adatto e di materiale essenziale per condurre assistenza sanitaria di base e di emergenza. Durante questa missione siamo stati sempre accompagnati e scortati da personale locale, con un alto grado di sicurezza».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Agosto 2014
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