Un tuffo nell’Olona da salvare
Legambiente ha celebrato la giornata della campagna europea "big jump", ideata da European Rivers Network, l'ente che rivendica la balneabilità dei corsi d'acqua
Un tuffo nelle maleodoranti acque dell’Olona: i volontari di Legambiente si sono tuffati nella acque che attraversano la piana dei mulini di Gurone a Malnate per riaccendere i riflettori sulla realtà di un corso d’acqua così fortemente inquinato.
Una decina di coraggiosi si sono calati nella acque del fiume e per dieci minuti hanno nuotato e giocato: non hanno preso un colpo di sole, hanno solo celebrato nel migliore dei modi la giornata della campagna europea "big jump", ideata da European Rivers Network, l’ente che rivendica la balneabilità dei corsi d’acqua.
Migliaia di persone hanno fatto lo stesso nei fiumi e nei laghi d’Europa per dire la stessa cosa: curiamo le nostre acque. E il fiume Olona, come declinazione varesina dell’iniziativa, non poteva essere immagine più sconsolatamente perfetta: «Decine di anni fa il bagno nel fiume era la norma – racconta Dino De Simone, presidente di Legambiente Varese – oggi è persino pericoloso a causa del forte inquinamento».
La richiesta del "Big Jump", il tuffo nell’Olona, è proprio quella di raccogliere le forze e la volontà di invertire la situazione attuale e ritornare alle condizioni di balneabilità del fiume. Per il territorio di riappropriarsi dei propri corsi d’acqua. «Ci sono le tecnologie e gli strumenti per ridare un futuro di balneabilità all’Olona – Spiega De Simone – serve la volontà e i soldi per poterlo fare. Ma l’importante è non arrendersi all’ineluttabilità dell’inquinamento esistente: il fiume si può e si deve pulire». Del resto da queste parti la pulizia delle acque è proprio l’unica cosa che manca. Il corso d’acqua, attraversando i mulini di Gurone e via via lungo tutta la valle Olona, regala degli spaccati che non hanno nulla da invidiare ai più prestigiosi parchi naturali: spiaggette, aree in ombra, flora e fauna tipiche. A guastare tutto resta proprio solo il colore e l’odore di quelle acque.
Nulla a che vedere con l’acqua nella quale facevano il bagno i bambini degli anni ’50. Come ci aveva raccontato qualche anno fa una donna di Malnate:
In Lombardia i siti individuati da Legambiente, oltre all’Olona, sono il Lambro e il Ticino. Al tuffo malnatese hanno partecipato anche i volontari internazionali in questi giorni occupati in un campo di volontariato gestito da Legambiente nel Parco Valle del Lanza. Nove ragazze e tre ragazzi provenienti da Bieloruzzia, Corea del Sud, Danimarca, Germania, Messico, Spagna Russia e Turchia si stanno occupando della pulizia e la manutenzione dei sentieri tra Cagno, Malnate, Bizzarrone e Rodero.
– LA MAPPA VIRTUALE DI TUTTI I "BIG JUMP"
– LE FOTO DEI TUFFI IN EUROPA
Lo spot dell’iniziativa
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