L’area per le roulotte è agricola, il sindaco prende tempo

I cittadini del quartiere Redentore hanno consegnato le firme al sindaco e hanno sottolineato l'impossibilità di attrezzare l'area di via Corelli che da Prg risulta agricola. Farioli: «Per loro diritti e doveri»

Il comitato contro il campo attrezzato per le roulotte nel quartiere Redentore si è presentato questa sera, lunedì 16 marzo, dal sindaco Farioli per consegnare le firme e si scopre che il terreno vicino via Vesuvio, il campo in realtà dovrebbe sorgere a lato di via Corelli, è previsto come agricolo nel piano regolatore e, dunque, impossibile da trasformare in un campo attrezzato con luce, acqua e gas. La delegazione guidata da Lino Lunardi e da Romano Pinciroli ha messo in chiaro col sindaco la situazione portando anche la vecchia delibera del 2007, approvata dalla giunta Farioli, che concede il terreno di proprietà comunale alla famiglia che vive nelle roulotte di via Magenta e si impegna ad attrezzarlo con fognatura, elettricità e gas in cambio di un canone d’affitto di 900 euro l’anno. I cittadini hanno reclamato per questa decisione ma hanno ottenuto dal sindaco un approfondimento della questione per capire quante persone e quante roulotte si andrebbero ad installare al Redentore ma, prima ancora, se l’area scelta, adiacente ad una discarica di inerti, è adatta per questa operazione.

Lino Lunardi è uscito rasserenato dall’incontro col sindaco che ha promesso di «far rispettare diritti e doveri a chiunque si insedierà nell’area», ma mette subito in guardia l’amministrazione: «Se permetteranno di costruire il campo – spiega – dovranno cambiare la destinazione dell’area sul prg e dovranno permettere anche a noi di poter fare quello che per anni ci è stato negato, dalla tettoia per la legna al campo da tennis, come aveva chiesto tempo fa una delle peroprietarie dei terreni lì intorno». Anni e anni di permessi di costruire negati e ora salta fuori la possibilità di installare quello che viene considerato da tutti un campo nomadi. Ora la questione è nelle mani del sindaco e dell’assessore alla sicurezza Walter Fazio che dovranno gestire tutta la questione roulotte a Busto. Se di nomadi rom non ce n’è ci sono alcune situazioni che vanno verificate di piccoli insediamenti di ex-nomadi italiani ormai stabilizzati sul territorio o giostrai che, insieme ai camper, ha un camion con tanto di giostra. In altri luoghi, vedasi la zona in fondo a via Azzimonti, sempre al Redentore, da anni si è insediata una famiglia che ha creato qualche grattacapo agli abitanti della zona. A pochi metri dalle roulotte di via Azzimonti, infatti, poco tempo fa sono stati trovati effetti personali, borse da donna, documenti buttati in mezzo alla boscaglia, oggetti provento di probabili furti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2009
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