VareseNews, come ti permetti?

Ohibò, un giornale che denuncia una situazione di degrado: ma come si permette? E come si permette l’assessore provinciale all’ambiente di tirarci le orecchie dopo aver letto un articolo di VareseNews?

Domande che devono essere frullate nella testa per diversi giorni al sindaco di Morazzone, Giancarlo Cremona: il suo Comune era stato chiamato in causa l’11 luglio scorso da un articolo – con tanto di galleria fotografica – del nostro Tommaso Guidotti, nel quale si segnalava una serie di piccole e fastidiose discariche a cielo aperto ai lati delle strade di Morazzone, Lozza, Azzate e Buguggiate.
Un documento letto anche da Francesco Pintus, assessore all’ambiente di Villa Recalcati, che ha provveduto a inviare un richiamo ai diversi comuni coinvolti nella mini-inchiesta. Nulla di grave, né di aggressivo, quasi un atto dovuto da parte del governo provinciale per cercare di ridurre al minimo queste brutture che, sappiamo, dipendono più dall’inciviltà di qualche cittadino che dagli amministratori locali.

Un richiamo che però è andato di traverso al sindaco Cremona il quale prima ci ha pensato bene (una decina di giorni), poi ha preso carta e penna e risposto indignato a Pintus e ai colleghi primi cittadini. «Apprendo con stupore come VareseNews sia diventato il mezzo di controllo del territorio – spiega piccato – Condivido che la tutela del territorio sia una priorità ma la prego di lasciare alla Polizia Locale, alle Guardie Ecologiche, ai Rangers (manco fossimo a Yellowstone ndr), alla Protezione Civile ed al volontariato l’onere di segnalare eventuali anomalie». Insomma, lasciamo perdere quei rompiballe di giornalisti, mica che poi mostrino a tutti quel che di brutto c’è a bordo strada.
Il buon Cremona ne ha anche per il nostro Guidotti («mi domando se sia un giornalista accreditato presso la Provincia, se sia un professionista di VareseNews») e per lo stesso ente, tanto da dire: «Mi meraviglio che la Provincia di Varese "bacchetti" i propri Comuni solo ed esclusivamente basandosi su una inchiesta giornalistica senza interpellare direttamente le Amministrazioni interessate». Il riferimento è probabilmente a un questionario inviato dall’assessorato all’ambiente ai Comuni per stilare una mappatura delle località sensibili al problema delle discariche abusive. Insomma, a Cremona le nostre foto non bastano per valutare il problema: vorrà dire che la prossima volta gli porteremo direttamente le prove umide, sporche e puzzolenti.

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Egregio sindaco di Morazzone,
le scrivo pubblicamente perché tirato in causa da una sua lettera spedita a Provincia di Varese e sindaci di Azzate, Lozza e Buguggiate.

Sono quel Sig. Tommaso Guidotti (a dire il vero Dott., ma lasciamo perdere) che lei accusa di essere al soldo della Provincia solo perché, facendo nient’altro che il proprio lavoro, ha sollevato un problema sentito nella nostra provincia.
Come scrivevo nel pezzo in questione, non è il caso di fare allarmismi, non siamo a Napoli, dove le pile di monnezza arrivano ai primi piani delle case. Ma se io (o chiunque altro tra i miei colleghi di VareseNews, giornale con il quale collaboro da tre anni, libero e senza accrediti di nessun tipo con enti o istituzioni) girando per le strade mi stupisco per la spazzatura abbandonata e denuncio la carenza di pulizia, cerco semplicemente di provare a fare bene il mio mestiere.

Se preferisce, la prossima volta che vedrò la spazzatura nel territorio del Comune che amministra, la chiamerò, aspettando il suo arrivo sul posto con tanto di ramazza per pulire la boscaglia o il bordo della strada. Oppure, meglio, metterò una benda sugli occhi per non vedere, come sembra abbiate fatto lei ed i suoi colleghi, dato che di pattume in quelle zone ce n’è da tanto, troppo, tempo. 
Spero che non siano solo parole e che la lettera inviatavi dall’assessore provinciale Pintus sortisca gli effetti sperati.

Cordialmente
Tommaso Guidotti

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