E’ ancora lì la discarica che si vede dallo spazio

Passano le stagioni, restano i rifiut: ad oltre sei mesi dalla segnalazione non è sostanzialmente cambiato nulla: le montagne di inerti sono ancora al loro posto

Dalla primavera all’autunno, l’unica differenza visibile è la crescita a dismisura di piante, rovi e quant’altro, in un pietoso tentativo della natura di nascondere lo sfregio infertole dagli esseri umani. È ancora lì, a distanza di oltre sette mesi dalla pubblica denuncia, l’enorme discarica di inerti nelle campagne fra Sacconago e Magnago, in territorio bustese, a duecento metri in linea d’aria da costruendo scalo intermodale della zona industriale. Si raffrontino le immagini di allora e di oggi. La stessa storia raccontano i video, la scorsa primavera e in questo autunno. Inerti come l’inerzia: per mesi poco o nulla è stato fatto. Si credeva infatti che la maggior parte dello scempio visivo fosse in territorio di Magnago, ma non è affatto così.

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Discarica di inerti, sei mesi dopo 4 di 20

Siamo in una zona che si raggiunge percorrendo fino in fondo via Canale: procedendo diritto la strada si fa sterrata, fangosa e piene di buche, diventando via della Piana. Una svolta a sinistra e si è sul tracciato della via Maestrona che attraverso un sottopasso dal fondo in condizioni pietose conduce al di là della diramazione ferroviaria per Malpensa. Ci si ferma prima, alla curva a gomito; da lì basta raggiungere il margine della ferrovia e percorrerlo per circa duecento metri in direzione della città. Le montagne evidentissime di ciarpame edilizio – mattoni, pietrisco, sassi, tegole, l’onnipresente Eternit  – i montarozzi sospetti nel terreno piatto della pianura e già ricoperti di boschetti, segno che sono lì da molti anni, sono tutti lì. Anche gli scarichi più recenti sono a malapena schermati dall’abbondante ricrescita delle piante durante la bella stagione. Un panorama tuttora desolante, insomma, cui si aggiungono i "soliti" rifiuti vari abbandonati nel vicino bosco. Accanto, una bella buca tonda con terra smossa abbastanza di recente, piena di sacchetti assaltati dalle mosche e che emanano un rivoltante fetore di morte. Forse una carcassa animale seppellita in qualche modo.

Per le sue dimensioni, la discarica abusiva si vede anche dallo spazio: l’immagine del satellite utilizzata in Google Earth è ancora quella, datata 2 aprile 2006. Fosse oggi, non cambierebbe di molto. La discarica abusiva vi spicca chiaramente, appena ad ovest della biforcazione della ferrovia Nord tra le linee per Novara e Malpensa, lungo quest’ultima.

Si potrebbe obiettare che simili luoghi remoti non sono fatti perchè ci si vada a ficcare il naso: o che comunque non si tratta di materiali pericolosi (il solito Eternit a parte). La segnalazione era stata oggetto anche di un breve dibattito in consiglio comunale, durante il quale l’assessore all’ambiente Armiraglio aveva assicurato che il Comune stava facendo la sua parte. Passati più di sei mesi, avete modo di giudicare voi stessi dalle foto e dai video se la situazione è cambiata o meno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Novembre 2008
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