Berteotti: «mentre il piano di comunicazione “vola alto”, la città si allaga»

Il Piano di comunicazione di Palazzo Gilardoni non convince i consiglieri comunali del Partito Democratico, che se ne sono procurati copia negli ultimi giorni. Proprio loro avevano dato vita ad una classica polemica "balneare" (di quelle che agitano i quotidiani nelle giornate da solleone e aule deserte, per intenderci) sui fondi stanziati per il nuovo giornalino o house organ che dir si voglia, punta di lancia della nuova offerta mediatica comunale. Ma la notizia di questi giorni è che il Comune pensa di fare di MalpensaFiere un centro cinematografico, e lo scrive nero su bianco proprio all’interno del documento del piano. «I padiglioni diventerebbero teatri di posa, luoghi adatti alle riprese» constata perplesso il consigliere comunale PD Alessandro Berteotti dopo aver letto il documento. Ma vari aspetti del piano comunicazione «fanno rabbrividire», si lascia scappare. Non sembra lasciare tranquillo Berteotti l’idea di Gigi Farioli come "portavoce mediatico della città" e "rappresentante in Italia del modello bustocco”; e lo lascia freddo anche la difficoltà di cambiare in corsa la destinazione di MalpensaFiere, sulla quale già da qualche mese si era aperta una discussione. Il 30 ottobre 2012 scadrà il vincolo sull’utilizzo della struttura e il presidente della società di gestione Renato Scapolan qualche mese fa metteva le mani avanti proponendo di farne un quartiere fieristico dedicato per Expo 2015. Se andasse in porto l’ipotesi cinema, simbolicamente sarebbe come se la civiltà del commercio cedesse di fronte a quella dell’immagine.

«Il solo budget 2009 per questo piano comunicazione del Comune ammonta a euro 173.365,00» snocciola Berteotti commentando acido. Nel dettaglio: 26.400 euro per il bollettino, 10.000 per la TV digitale, 14.500 per la TV su web, 15.000 per publiredazionali su testate locali, 10.000 per la comunicazione di singoli eventi degli assessorati; poi ancora 44.865 per l’ufficio stampa, 15.000 per la consulenza sulla comunicazione, 58.000 per la consulenza sulla formazione, redazione e coordinamento piano di comunicazione, creatività per immagine coordinata e sviluppo declinazioni campagne (di cui Euro 20.000 già previsti alla voce “piano strategico 2009”). Insomma, quasi metà va in consulenze. «Più i 66.000 per il 2010 e i 22.000 per il 2011 già stanziati per il giornalino o house organ. Ci sono poi altre voci, ma credo che il complesso del Piano comunicazione da qui al 2011 possa arrivare a una cifra sui 400.000 euro di investimento». Non pochi: sembra che il sindaco, grande comunicare ed eccellente attore, da buon politico di razza versato sia nel dramma che nella farsa, voglia fare le cose davvero in grande per quella Busto che vorrebbe portare in alto. Là dove osano i registi.
Berteotti non le manda a dire e ha un sospetto: che dietro tutto quanto il piano si nasconda non un’offerta, ma un’offensiva mediatica della maggioranza in vista delle prossime elezioni comunali del 2011. Come se ce ne fosse poi bisogno, verrebbe da dire guardando i dati elettorali. «Questo è il piano di comunicazione del centrodestra, per farsi belli: la realtà poi, sono i tombini intasati e gli allagamenti ogni volta che piove forte per più di mezz’ora». Tutta invidia per chi vola alto prefigurando paradisi mediatici, o le giuste preoccupazioni di chi è tenuto a fare le pulci all’amministrazione su ogni centesimo stanziato? È un fatto che Berteotti le sue idee sul futuro di MalpensaFiere le aveva eccome: un centro d’eccellenza per la rierca sulle energie rinnovabili. Ma sappiamo bene che in alto loco, molto sopra Busto, a queste si preferisce il binomio centrali nucleari-inceneritori. Come sempre, solo il futuro potrà dare risposta all’interrogativo.