Piano provinciale rifiuti: “è il frutto di una politica ottusa”

Il Comitato ecologico borsanese ribadisce la sua contrarietà alle scelte contenute nel documento, che conferma Accam quale unico sito per l'incenerimento nella provincia, pur puntando su un aumento della raccolta differenziata

«Sapevamo che sarebbe finita così, lo denunciavamo da tempo, ma l’ottusità delle forze politiche che governano Busto Arsizio ci ha portati a questo». Così Alessandro Barbaglia, parlando a nome del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano, in prima linea ormai da oltre una dozzina d’anni contro l’impianto di Accam, dopo l’approvazione da parte della Provincia di Varese del Piano provinciale rifiuti. A lungo sollecitato dalla Regione e rivisto dopo la formulazione dei sub-ambiti, il documento prevede un unico inceneritore per la provincia: indovinate un po’ quale. «Si conferma che il territorio bustese è "a vocazione rifiuti", che la scelta dell’incenerimento viene portata avanti senza valutare alternative». Con il no ad ogni ulteriore impianto in provincia «si risolve un problema laddove non c’è mai stato» conclude Barbaglia «mentre lo lascia laddove esiste dal 1970. Se questa è una gestione intelligente del territorio, lo lascio ai lettori. Per conto nostro, non ci stiamo a vedere scaricare su Busto il problema di tutto un territorio. Questa politica non ha capacità di programmazione: con l’avallo del consiglio comunale, e dei consiglieri provinciali di questa città, si è arrivati a queste scelte. Mentre l’Europa spinge in tutt’altra direzione, lontano dall’incenerimento; invece qui tra gli interessi della politica non sembra esserci la salute dei cittadini». Ovviamente la vicenda Accam è del tutto particolare; non vi fa riferimento solo la parte bassa (e più popolata) del Varesotto, ma anche l’Alto Milanese. E rispetto alle indicazioni della regione, che mirano a rendere autonoma ogni provincia, anche Milano dovrà risolversi a chiarire la situazione di una "provincia" che esiste di fatto a cavallo con Varese, ma solo per quanto attiene lo smaltimento dei rifiuti.

Ovviamente più soft di quella del comitato la posizione dell’assessore all’ambiente del Comune di Busto Arsizio, Armiraglio. «Non conosco ancora il piano nei dettagli» premette, «ma non prevedo grossissime novità rispetto a quanto concordato. Noi spingeremo per migliorare il funzionamento di Accam e per potenziare la raccolta differenziata. Nei prossimi anni si potranno valutare anche le soluzioni alternative all’incenerimento, ad esempio la dissociazione molecolare».

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Pubblicato il 27 Ottobre 2009
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