Schianto in Viale dell’Industria, due morti
Un terribile scontro tra un'Alfa e una grossa Mercedes ha provocato due vittime e un ferito grave. Forse una mancata precedenza all'origine dell'incidente
Ancora un gravissimo incidente stradale a funestare la giornata di oggi, sabato 24 aprile poco dopo mezzogiorno. Teatro dello scontro Sacconago e, più precisamente, l’incrocio tra il viale dell’Industria e via Tibet nella zona industriale.
Due persone sono morte e una terza ha riportato serie ferite in seguito a uno scontro tra l’auto a bordo della quale viaggiavano, un’Alfa 147 con targa straniera e una Mercedes ML 320. La vettura delle vittime (l’Alfa) è rimasta schiacciata contro l’angolo del muro di cinta di una delle fabbriche del viale. Per i passeggeri non c’è stato scampo, uno è stato sbalzato dal veicolo; il conducente, cosciente, appariva grave.
Le vittime sono due giovani di nazionalità romena: Ionut Alin Novac del 1988 e Ovidiu Ilie Marinescu del 1984. Il conducente, loro connazionale, G.P.I. le iniziali, è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Legnano, sarebbe in stato di coma agitato, è stato sedato. La seconda vettura coinvolta era guidata da un signore non più giovane, distinto, residente a Busto, rimasto quasi illeso ma in stato di profondo choc, era stato trasportato alla clinica Mater Domini di Castellanza. Spaventosa la scena dell’incidente con le auto semidistrutte e uscite di strada che hanno anche quasi abbattuto un palo della luce.
Sul posto hanno lavorato i vigili del fuoco, impegnati nel pietoso compito di estrarre le vittime dall’Alfa, e gli agenti della polizia locale e della stradale che hanno rilevato tutte le tracce utili a stabilire la dinamica. Sul momento l’ipotesi che appriva più probabile era quella di una precedenza non rispettata.
Va detto che il viale dell’Industria e le vie limitrofe, tutte lunghe e diritte fra le sfilate di capannoni di una delle zone industriali più vaste d’Italia, e in particolare proprio l’incrocio con via Tibet, sono una zona già in passato teatro di incidenti, anche molto gravi. Più di un testimone ricordava ancora l’episodio costato la vita, nel 2006, ad un piccolo di appena due anni. E ancora una volta si è levata la richiesta di più controlli e sicurezza per una serie di problemi sottlineati da chi vive e lavora in questo angolo della città sorto dalla campagna negli ultimi vent’anni: i mezzi pesanti parcheggiati per la notte vicino agli incroci, togliendo visibilità, ad esempio, o la mancanza di una rotonda che moderi la velocità e sostituisca un incrocio ormai famigerato per le tragiche conseguenze che può avere una guida disattenta o a velocità eccessive.
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