Da Montecitorio ai piccoli comuni, l’indignazione cresce sul web

Da Facebook ai blog sono sempre di più le denunce degli sprechi della politica. Anche nei medi e piccoli comuni spuntano indennità e piccole furbizie che accrescono il conto già salato per i cittadini

 In principio fu il libro di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo dal titolo "La Casta". In quelle centinaia di pagine i due giornalisti del Corriere della Sera fecero un’analisi impietosa degli sprechi ad ogni livello da parte della classe politica nazionale, regionale, provinciale e perfino comunale. Le auto blu, i vitalizi, i portaborse in nero e i soldi buttati per l’immagine delle regioni italiane nel mondo sembravano essere diventati l’unico argomento di discussione dei cittadini nei luoghi pubblici, poi il silenzio. Dopo qualche anno è arrivato Facebook, il social network che permette alla gente comune che sta fuori dai palazzi di commentare e discutere i contenuti caricati dagli utenti stessi. In particolare a riportare al centro del dibattito pubblico la questone degli sprechi sono stati due elementi: la crisi che ha portato alla manovra economica "lacrime e sangue" approvata nei giorni scorsi e il profilo del "Precario di Montecitorio", un utente che per 15 anni ha lavorato al servizio di quelli che oggi mette alla berlina con tutti i loro privilegi, i deputati e oggi svela la miseria di una classe politica sempre più fine a se stessa e scollegata dai cittadini.

Questa nuova fiammata dell’indignazione popolare che è riuscito a suscitare sta portando molti a denunciare, ognuno con col suo blog o con il suo profilo, quello che succede nel proprio comune come alcuni consiglieri del comune di Casalzuigno nei confronti del sindaco e della giunta oppure come gli esponenti della lista civica di Busto Arsizio Manifattura Cittadina che hanno raccolto 13 curriculum di cittadini che vogliono proporsi per rappresentare l’amministrazione nei consigli di amministrazione delle società a capitale comunale. Sempre a Busto Arsizio anche le rappresentanze sindacali del comune si sono unite contro la concessione da parte della giunta di indennità dai 15 ai 20 mila euro per i dirigenti. Semplicemente la gente sta cominciando ad usare internet per organizzarsi e mettere sulla piazza virtuale quelle che, secondo il senso comune del bene, sono le piccole e grandi ingiustizie che ritiene di subire. Soprattutto se dalle aule parlamentari non arrivano segnali per la riduzione di questi sprechi o contrastanti come il voto a favore dell’arresto del deputato del Pdl Alfonso Papa ma contro quello del senatore del Pd Alberto Tedesco.

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Pubblicato il 20 Luglio 2011
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