Questione acqua, Rifondazione: «Il fronte anti-privatizzazione è trasversale»

Il punto dopo il buon successo della serata ai Molini Marzoli con Mario Agostinelli, che ha visto associazioni e persino il Fronte Indipendentista Padano appoggiare la battaglia per il "rubinetto libero"

Dopo il successo della serata di mercoledì scorso ai Molini Marzoli sul tema dell’acqua, Antonello Corrado, consigliere comunale per Rifondazione Comunista, rilancia l’importanza del tema. La posta in palio è la libertà dei rubinetti, sostiene, e in questa direzione Busto Arsizio si è posta all’avanguardia rispetto a tutta la provincia di Varese: «È quanto ci ha detto Mario Agostinelli nel suo intervento conclusivo, indicandoci come i portavoce di questa battaglia e l’esempio da seguire». All’incontro, riferisce il consigliere, «non c’erano le solite "truppe cammellate" di partito: sono venuti tanti esponenti di associazioni e cittadini, oltre un centinaio di persone di ambiti politici differenti. Non solo associazioni della sinistra laica, ma cattolici, e persino il Fronte Indipendentista Padano di Max Ferrari è intervenuto con un suo iscritto promettendoci pieno e solidale appoggio contro ogni ipotesi di privatizzaizone dei servizi idrici».C’era anche chi non era d’accordo con lo spirito della serata, come i cattolici liberali,
favorevoli alle privatizzazioni dei servizi pubblici, e dotati di
sufficiente coraggio da presentarsi nella tana dei lupi statalisti ad
esporre le proprie ragioni – con esiti prevedibili.

Accanto ad Agostinelli sono intervenuti sul tema acqua Walter Mancini, esponente di Rifondazione, e Marco Schiaffino di Attac, responsabile regionale del Comitato per l’Acqua. «Non mi aspettavo tanto movimento» commenta Corrado, «ma si conferma il buon lavoro avviato già in consiglio comunale. Vorrei ricordare che il consiglio approvò all’unanimità un ordine del giorno contrario alla privatizzazione dell’acqua, e in seguito l’adesione all’ATO (Ambito territoriale ottimale per la gestione delle acque), ma stralciando ogni riferimento alla legge regionale in materia impugnata dal governo. Resta ora da discutere l’inserimento del concetto di acqua come bene pubblico e di pubblica proprietà, dalla captazione all’erogazione, nello Statuto comunale, proposto da Rifondazione: pare tuttavia che su questo punto l’unanimità non ci sia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2007
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