“Un coordinamento territoriale permanente per l’Alto Milanese”

Lo propone la Lega Nord: Gallarate, Busto Arsizio, Castellanza e Legnano alleate per l'unità e contro la città metropolitana milanese con la benedizione di Villa Recalcati

Di Alto Milanese si è molto parlato negli ultimi anni, come territorio unitario e coeso, diviso in modo sempre più innaturale da un confine amministrativo, quello tra le province di Varese e Milano, che non ha mai avuto senso. Oltre alle meritorie iniziative di Altomilaneseinrete, si è parlato approfonditamente di programmazione strategica e della mobilità in area vasta, di programmi per la creazione di una rete di trasporti pubblici integrata, e così via. Attente analisi e pie intenzioni a cui non sono ancora seguiti fatti concreti. Tuttavia l’esigenza di agire resta: e la Lega Nord se ne fa interprete, all’alba di una nuova campagna elettorale, che se non altro avrà il pregio di essere breve.

Oggi a Legnano, nella nuova sede che ospita la segreteria  provinciale per il Ticino (la parte ovest della provincia di Milano, amministrativamente), esponenti del Caroccio da Gallarate, Busto Arsizio, Castellanza e ovviamente Legnano si sono ritrovati con i vertici della Provincia di Varese per presentare una mozione che sarà sottoposta ai consigli comunali delle quattro città altomilanesi. Nella mozione si avanza la richiesta di un coordinamento territoriale snello ed efficiente, «senza creare carozzoni», utile ad affrontare le tematiche più urgenti, ad esempio l’urbanistica delle aree di confine tra i Comuni. Per Varese erano presenti l’assessore provinciale Bruno Specchiarelli in rappresentanza del presidente Marco Reguzzoni e il segretario provinciale della Lega Nord Fabio Rizzi, per Busto Arsizio il segretario comunale Giuseppe Gorini, per Castellanza Marco Sartori quale delegato per la riunificazione dell’Alto Milanese e il vicesindaco Ferruccio Ferro, per Legnano il vicesindaco Gianbattista Fratus, per Gallarate, dove la Lega è all’opposizione, Stefano Gualandris, insieme al segretario provinciale per il Ticino Luciano Bassani che ha introdotto l’iniziativa.

Si intende creare un coordinamento non occasionale, ma permamente, riguardo ad una serie di aspetti strategici: dall’urbanistica alle multiutilities o ex municipalizzate che gestiscono i servizi pubblici, dall’ambiente alla sicurezza, a trasporti e viabilità. La difesa e l’unificazione del territorio, anche in mancanza di una provincia propria (rimpianta con un sospiro dal bustocco Gorini), come strumento per rintuzzare gli appetiti degli «amici milanesi» (così Rizzi), impegnati a costruire la città metropolitana cui Legnano ha già detto un secco no.

Varese, con Specchiarelli e con il besozzese Rizzi, non si oppone affatto ai progetti di coordinamento altomilanese, che, nelle parole di Sartori, dovranno un giorno includere almeno il Legnanese e la Valle Olona oltre ai comuni di partenza. C’è ottimismo circa l’accoglimento della mozione "intercomunale": anche Gualandris si attende che l’amministrazione Mucci la approvi. A Legnano, parte di una Provincia in mano al centrosinistra, si fa notare che il Patto istituzionale per l’Alto Milanese voluto dall’ente provinciale, spesosi non poco per essere presente in questa zona, si limita ovvviamente alla zona a sud del confine. Villa Recalcati è disponibile al dialogo anche con i colleghi della Provincia di Milano ma per la Lega serve andare oltre, con un’iniziativa dal basso, dai Comuni. Per razionalizzare, tagliando costi e doppioni (soprattutto le multiutilities «mantenute coi soldi dei cittadini», così Specchiarelli): «una bomba» promette Sartori, «che potrà anche ledere qualche interesse locale di qualcuno». Sperando che questa volta non ci si limiti alle parole, e che il sistema politico locale mostri finalmente la capacità di superare le proprie stesse difficoltà interne e di mirare in alto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2008
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