Aree PEEP, la Lega impone il rinvio della delibera

Prima prova di forza fra Carroccio e Forza Italia all'indomani del voto, in un consiglio comunale non proprio in grande spolvero

Seduta dedicata ad argomenti vari quella di venerdì sera del consiglio comunale, in attesa della discussione del bilancio di previsione 2008 prevista per il 5 maggio prossimo. Fra i punti in discussione (qui l’elenco completo con i testi dei provvedimenti), rinviata fra l’imbarazzo generale la delibera relativa alla cessione in proprietà delle aree PEEP (piani di edilizia economico popolare) che interessa circa 1000 nuclei familiari. Il rinvio del provvedimento è stato voluto dalla Lega Nord e sostenuto dalle opposizioni, visto l’emendamento presentato in ufficio di presidenza, subito prima della seduta, dall’assessore Crespi. Emendamento peraltro atteso e annunciato: vista la grande partecipazione di pubblico direttamente interessato alla seduta di commissione di quarantott’ore prima, si era pensato di estendere il provvedimento per includervi anche chi lamentava di esserne escluso.

Rinvio imbarazzante, da un lato perchè metteva in luce una divisione all’interno della maggioranza – AN si è astenuta al voto sul rinvio, ufficialmente «per invitare la Giunta ad approvare il provvedimento al più presto» (Pellegatta) – , dall’altro perchè, ricordava il sindaco, il provvedimento è molto atteso. Per questo Farioli chiedeva di discutere in aula, almeno, prima di rinviare nuovamente in commissione il punto. Se a questo si aggiunge il rinvio di altre due delibere all’ordine del giorno (sul regolamento del comitato pari opportunità e sulle consulenze esterne) e la acrimoniosa polemica bipartisan sulla presunta inutilità delle commissioni e sull’impreparazione dei commissari che ne seguiva, il quadro non è molto produttivo. E la figura fatta davanti ai tanti ragazzi del Liceo Scientifico presenti in aula non è esattamente delle migliori – ma coi tempi che corrono è il ritratto della nostra politica.

L’assemblea, prima di dedicarsi alle numerose interrogazioni e mozioni affrontate, ha successivamente bocciato due proposte di delibera di Audio Porfidio  relative al taglio del numero di assessori e alla riduzione dei gettoni di presenza per i consiglieri. Subbissato di critiche il consigliere de La Voce della Città, cui è rimasto accanto al voto il solo Corrado (Rifondazione): gli è stato rinfacciato il costo (125.000 euro) del referendum comunale contro lo spostamento del monumento dai caduti, per cui ha raccolto oltre tremila firme; un Bottini irritato e insolitamente esplicito ha parlato di «grillismo» rappresentanto da un Porfidio che «dice un sacco di puttanate», Sandro Orsi, capogruppo di Forza Italia, ha bollato le proposte come «pura demagogia». Schiacciante il voto contrario dell’assemblea.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Aprile 2008
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