Il sindaco Paronelli si ricandida: “O con il PDL o con una lista civica”

Il primo cittadino amareggiato per lo strappo in seno alla maggioranza. Marzo sarà cruciale per l’amministrazione, che conta sul sostegno di 7 conglieri su 17

La giunta Paronelli sul viale del tramonto. Dopo quattro anni di amministrazione, pur tra alti e bassi, dissidi e screzi, cambi e incomprensioni, il centrodestra si sgretola sull’ultima questione: dare alla Croce rossa una sede dignitosa in tempi di ristrettezze economiche, una sorta di “quadratura del cerchio”.

Sindaco e vicesindaco hanno divorziato in modo estremamente polemico a meno di quattro mesi dalla fine naturale del mandato: « Sono amareggiato per come si sia conclusa questa esperienza che è pur stata molto positiva – commenta il primo cittadino Felice Paronelli – al di là delle parole rancorose e di astio personale nei miei confronti, io voglio ringraziare tutti per ciò che è stato fatto».

Ieri, lunedì 16 febbraio, lo stesso Paronelli aveva annunciato, su espressa richiesta della sezione locale di Forza Italia e dei consiglieri di maggioranza rimasti fedeli, la revoca delle deleghe al suo vice Foti, all’assessore Sechi e ai consiglieri Tardugno e Alberio mentre Lombardi ha rassegnato spontaneamente le dimissioni questa mattina. Più tardi, il sindaco e i cinque assessori rimasti decideranno il rimpasto e la nomina del nuovo vice.

Nei prossimi 40 giorni, la giunta,  rivista e  sostenuta da una maggioranza inconsistente( 7 consiglieri su 17), si appresterà a presentare  in consiglio, verso metà marzo, i due piani integrati messi a punto per la futura sede della CRI: « Si tratta di un secondo passaggio in assemblea per discutere di alcune osservazioni – spiega Paronelli – Visto che una prima votazione era stata favorevole, mi dovrei attendere che il piano da un milione di euro possa essere approvato, così da mettere a bilancio per il 2009 dei fondi certi e firmare la convenzione».

Il risultato, però, non appare scontato, così come non lo sarà il 31 marzo quando in consiglio si discuterà il bilancio: « Se non verrà approvato, il Prefetto ci darà altri venti giorni, trascorsi inutilmente i quali, sarà nominato un commissario per l’ultimo mese di amministrazione. Io rimarrò al mio posto finchè potrò, per rispetto del mandato che ho ricevuto dagli elettori ».

Una situazione ingarbugliata, resa ancora più incerta dal futuro dei due protagonisti. Entrambi si dicono sicuri di avere un posto nel costituendo PDL pur ammettendo la reciproca incompatibilità: « Io sto già lavorando per l’alleanza con la Lega in vista della scadenza elettorale di giugno. Io ci sarò, come candidato sindaco. E se non sarà per il PDL, sarà per una mia lista civica». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2009
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