Cava Cantello: la Commissione vota lo stralcio, la parola ora all’Aula

Se il voto verrà confermato, l’imprenditore Nidoli annuncia già il ricorso. Soddisfatto il sindaco di Cantello: «Si dà rilevanza ai cittadini e al territorio»

La Commissione Ambiente della Regione ha votato lo stralcio della Cava Italinerti dal piano cave della Provincia di Varese. Ora si passa quindi in Consiglio regionale. E se il voto verrà confermato, l’imprenditore Nidoli annuncia già il ricorso.
La lunga seduta della Commissione è iniziata mercoledì mattina con l’audizione dei tecnici di Arpa che hanno effettuato nei mesi scorsi le analisi richieste dal Consiglio stesso e dei consulenti degli enti locali (comuni di Cantello e Varese e Provincia). Presente all’incontro anche l’imprenditore Antonio Nidoli, che ha sostenuto le ragioni del suo progetto, e alcuni rappresentanti dei comitati dei cittadini, presenti solo come pubblico.

Il voto – Lunga e articolata la discussione sui risultati delle analisi che, come vi abbiamo già raccontato, hanno spinto Arpa a chiedere altri dodici mesi di tempo per effettuare altre indagini.
Come da programma, la Commissione ha poi proceduto con la votazione dell’atto amministrativo per lo stralcio della cava. Il documento era già stato votato in passato ed era approdato nell’Aula del Consiglio regionale, ma proprio in quell’occasione si era scelto di affidare uno studio più approfondito ad Arpa.
Favorevoli allo stralcio Lega Nord, PD, Sel e Idv. Giangiacomo Longoni, esponente leghista varesino e relatore del provvedimento, ha sottolineato l’importanza del «principio di precauzione ambientale: la nostra volontà non è quella di ledere gli interesse di un privato, ma è fondamentale valutare la pericolosità della cava».
Per Alessandro Alfieri, consigliere democratico di Varese, «il tema della precauzione non riguarda solo la situazione attuale, ma bisogna pensare anche al futuro. C’è poi una questione di democrazia: quando c’è una volontà politica locale molto forte e indipendente dalle appartenenze, è giusto che venga ascoltata. La politica non può fare un passo indietro, ma deve prendersi delle responsabilità».
Più articolata la posizione del PDL: i consiglieri non hanno partecipato al voto e il capogruppo Valentini ha giudicato «insensata l’idea di votare un atto sapendo già che la proprietà presenterà poi un ricorso che vincerà».
Il provvedimento passerà nelle prossime settimane in Consiglio regionale per il voto definitivo.

Le reazioni – Ovviamente soddisfatti enti locali e comitati. «Speriamo arrivi in Aula al più presto – commenta il sindaco di Cantello Nicola Gunnar Vincenzi -, ma questo è già un fatto positivo: dal punto di vista politico si dà rilevanza ai cittadini e al territorio».
Non ha dubbi invece Antonio Nidoli (foto). «Se l’Aula conferma questa scelta, noi faremo ovviamente ricorso. E lo vinceremo, come abbiamo già vinto quelli fatti in passato. Qui è chiara la volontà di opportunità politica: la Lega indebolita cerca di guadagnare consenso su un tema giustamente ascoltato dai cittadini come l’ambiente. Ci spiace, perché la gente non andrebbe strumentalizzata così». Poco prima, l’imprenditore aveva chiuso il suo intervento davanti ai consiglieri con una domanda che suona molto come una provocazione: «La nostra cava sarà a valle della falda. Perché nessuno solleva le stesse perplessità sulla Cava Valli che, sempre a Cantello, si trova a nord della falda? Forse perché ha lavorato per trent’anni e non ha mai dato problemi di inquinamento alle acque?».

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Pubblicato il 19 Settembre 2012
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