I giardini Estensi come i Getsemani per rivivere la Passione

Quella che si svolgerà domenica 24 marzo 2013 ai giardini Estensi di Varese sarà ben più che una recita, una rappresentazione teatrale fatta all’aperto. Anche se ci saranno una ventina di attori parlanti e più di 200 figuranti, non si svolgerà un colossal in costume, ma una vera e propria esperienza collettiva che, nella domenica delle Palme, farà rivivere la passione di Gesù a tutti i cittadini che accorreranno. 

Ad illustrare i particolari di questa sacra rappresentazione, che è già alla dodicesima edizione ma che per la prima volta si svolge a Varese sono stati gli organizzatori da ormai 12 anni di questo evento, nato ad Azzate ma da sempre itinerante, e per la prima volta messo in scena a Varese: l’associazione "Non solo teatro della Valbossa".  

Una associazione nata su volontà di alcune persone che, al ritorno da un viaggio in Terra Santa effettuato in concomitanza della Pasqua, ebbero l’idea di progettare qualcosa che trasmettesse quelle bellissime sensazioni. «Così è nato il progetto: e la forma scelta è stata quella della rappresentazione della Passione di Gesù, per le vie dei nostri paesi, cercando di aggregare più persone possibili nella realizzazione di ciò – ha spiegato Maurizio Baruffato, che si occupa della regia della rappresentazione – Sotto la guida del Padre Gesuita Vanetti, che ha estrapolato dai testi delle Sacre Scritture le parti rappresentate e coordinato la realizzazione, per cercare di mantenerci il più possibile vicini alla vera Passione vissuta da Nostro Signore, la storia della nostra Rappresentazione è iniziata. La prima rappresentazione fu 11 anni fa ad Azzate».

L’evento 2013, organizzato dalla Basilica di san Vittore Martire, dalla comunità Pastorale S. Antonio Abate e con la collaborazione del Comune di Varese, comincerà in realtà già venerdì sera: con la rappresentazione dell’"Ultima Cena" che si svolgerà in piazza San Vittore, alla luce di sole lanterne, dalle 20.45.

Il culmine sarà però "La Passione di Cristo" (nella foto la scorsa edizione, a Casciago e Morosolo) in programma domenica 24 marzo alle 15 ai Giardini Estensi, appunto, dove verranno rappresentate diverse scene che nei vangeli caratterizzano le ultime ore di Gesù: l’Entrata in Gerusalemme, Gesù incontra i bambini, Orto degli Ulivi e del Getsèmani, Processo di Caifa, processo di Pilato, Flagellazione, Calvario, Incontro con Veronica, Incontro con Simone di Cirene, Crocifissione, Deposizione.

Per riprodurre, in maniera tanto veritiera da essere considerata a volte persino cruda, ma che ha avuto "la benedizione" personale anche del Cardinal Martini, gli attori in campo sono 25, mentre le comparse oltre 200. «L’Ultima Cena è tratta dal Vangelo di Giovanni, la Passione dai vangeli apocrofi e da brani dei vangeli di Luca e Marco – ha spiegato Marino Fantoni, che si occupa dell’organizzazione e della logistica per l’associazione – Fondamentale è l’aiuto delle persone che partecipano, tutti volontari. Fondamentale anche l’aiuto delle sarte che preparano i costumi per tutti. Innanzitutto Teresina Giani, la nostra sarta ufficiale: ma ieri nella parrocchia di Casbeno erano al lavoro in cinque. E infine è fondamentale la partecipazione delle parrocchie attive, quest’anno le parrocchie della Comunità Pastorale S. Antonio Abate» 

Questo grande lavoro, tra l’altro, non è a scopo di lucro: «Ogni anno raccogliamo una cifra che ci permetta di coprire i costi, circa 2 mila euro, ma niente di più» ha spiegato Baruffato. E si inserisce in una tradizione, ricordata da monsignor Gilberto Donnini: «Si tratta di una Sacra Rappresentazione, che fin dal Medioevo si faceva, e non di uno spettacolo: e lo scopo è di coinvolgere al massimo la gente».

Il vero nemico, in questo caso, sarà il meteo:  per domenica è infatti prevista pioggia. «Noi comunque ci presenteremo, e cominiceremo la rappresentazione – spiega Fantoni – Comunque sappia che in dodici rappresentazioni non ha mai piovuto. Una volta si è persino aperto un raggio di sole nella giornata piovosa dieci minuti prima dell’inizio. Noi confidiamo in questo».

"Ho conosciuto Gesù recitando la parte di Gesù"