Sparò a casa del carabiniere, condannato a 11 anni Dattilo

Il tribunale riconosce il tentato omicidio per il giovane che attentò alla vita dei familiari del maresciallo capo di Porto Ceresio

E’ stato condannato a 11 anni di carcere per tentato omicidio Gianluca Dattilo, accusato di aver sparato all’alloggio del maresciallo dei carabinieri di Porto Ceresio, per intimidirlo dopo che il militare aveva fermato alcuni giovani della zona in una serie di controlli. Il pm Tiziano Masini aveva chiesto 19 anni e 10 mesi di carcere, il tribunale ha riconosciuto il tentato omicidio (la difesa chiedeva una derubricazione del reato a minacce) ma ha applicato una pena base. Il complice di Dattilo, Alan Capuano, era già stato condannato in abbreviato a 12 anni.
I due organizzarono un vero e proprio attentato contro i carabinieri di Porto Ceresio il 25 novembre 2008 sparando tre colpi di pistola contro la facciata della caserma. La sera successiva esplosero ancora tre colpi, ma questa volta sul retro e contro gli alloggi del maresciallo capo. Durante il processo la moglie del maresciallo ha testimoniato raccontando il terrore di quei momenti.

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Pubblicato il 25 Giugno 2010
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