“Mezzo Busto”, un giornale da primo premio

La testata del carcere di Busto realizzata dai detenuti si è classificata prima al concorso Guido Vergani. Il segreto? Passione, lavoro di gruppo…e la grafica

Niente è lasciato al caso in questo giornale: i testi, la grafica, l’impaginazione sono curati al minimo dettaglio. E tutto quello che viene pubblicato su Mezzo Busto passa sotto la lente d’ingrandimento di ogni redattore. Sette teste pensanti sfornano idee, si scambiano opinioni, scrivono, poi correggono e rileggono. È così che lo “strumento d’informazione del carcere di Busto” ha vinto il primo premio del concorso “Carcere e comunicazione – premio regionale cronisti Guido Vergani 2007”.
A vincere è stato proprio il primo numero di questa testata realizzata interamente – ad eccezione della stampa – all’interno della casa circondariale bustocca. Il “Numero 0” è nato dall’iniziativa di Sergio Preite dell’Enaip di Busto che ha coinvolto nel progetto anche alcune volontarie, prima fra tutte Carla Bottelli. Insieme hanno proposto ad alcuni detenuti di imbarcarsi in questa esperienza e così è nata la redazione di otto persone (compresa Carla) di cui Preite è responsabile. «Alcuni di noi avevano già avuto una piccola esperienza con il giornale della scuola del carcere – spiega Marco Longhi, il “portavoce” dei redattori -, ma poi è naufragata. Quando ci hanno proposto questa occasione abbiamo aderito volentieri. Stavolta siamo partiti con il piede giusto e siamo appoggiati da persone che ci tengono e ci seguono».

Durante le riunioni di redazione ognuno mette sul tavolo le sue idee e dopo uno scambio di opinioni si inizia a buttar giù le prime bozze. A questo punto si torna insieme a leggere, a discutere e solo quando c’è l’approvazione generale gli articoli vengono mandati in stampa. Così è nato il primo numero: una pagina con un articolo sulla giornata tipo, l’autobiografia di un viaggiatore e il primo numero della rubrica sulla “salute dietro le sbarre” curata da un centometrista professionista. L’articolo di apertura è una lucida e impietosa riflessione sul mondo dell’informazione: “Credere o non credere ai mass media?”. Il tutto corredato non da foto, ma dai disegni di un detenuto rumeno, che è diventato anche l’autore della “rubrica letteraria”. «È anche grazie alla grafica che abbiamo vinto, lo rende unico» ci spiegano.
Chi ha avuto la fortuna di leggerlo – oltre al passaparola e alla distribuzione ai mercatini di Natale, è stato diffuso nelle scuole di Busto – ha potuto apprezzare delle storie di vita di cui difficilmente si viene a conoscenza, ma anche una scrittura chiara e immediata. «Prima sembra facile – ci raccontano -, ma quando scrivi tutto è più confuso. Nella tua testa è chiaro, ma è difficile far capire agli altri». È qui che interviene Carla, ex insegnante ora in pensione e volontaria da 26 anni. «Quando le idee di fondo ci sono, la scrittura si può correggere». Ed è così che il progetto di un giornale si è rivelato qualcosa di più profondo: un laboratorio di scrittura, di lingua italiana e non, ma anche di vita. «La parte più interessante – sottolineano in coro – è la possibilità di lavorare in gruppo. Per noi questa esperienza significa molto: è una scommessa con noi stessi, qui noi ci mettiamo del nostro. Speriamo che anche tu lo abbia capito: se solo a 10 o 15 lettori di Varesenews arriva il nostro messaggio, per noi vuol dire già molto».

A fine mese dovrebbe uscire il nuovo numero. Oltre alle due rubriche (per la salute, si parlerà dello stress in carcere) ci saranno vari articoli fra cui uno sui corrieri di droga e un’intervista a un’agente dell’area colloqui perché «vogliamo creare un legame con il personale e ascoltare la loro voce». Infine, come è giusto, spazio anche alla notizia del premio vinto a dicembre.
Con il pensiero però già si corre al futuro. Oltre ai "progetti imprenditoriali" del grafico che pensa a sponsor e pubblicità, l’idea è quella di instaurare un colloquio con chi “sta fuori” attraverso una rubrica di lettere (mezzo_busto@libero.it) e magari inserire anche qualche foto. Inoltre, con il sorriso sulle labbra, ci fanno notare che non saranno sempre loro i redattori. Uno di loro – ad esempio – a maggio esce, ma assicura di aver già trovato un sostituto. Naturalmente solo se tutti approvano la scelta.  

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 11 Febbraio 2008
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.