Liceo Artistico, lavori a singhiozzo

Ne era previsto l'ampliamento ma l'azienda assegnataria dei lavori è fallita. Bottini rassicura: "Cercheremo di rispettare i tempi comunque"

Gigi Farioli e Marco Reguzzoni sorridenti, elmetto da lavoro in testa, ai comandi di una ruspa. È una scena di un anno fa: di quelle tipiche da campagna elettorale, commenta ora Alessandro Berteotti, consigliere comunale a Busto Arsizio per l’Ulivo-Partito Democratico, facendo il punto della situazione a un anno dall’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo edificio del Liceo Artistico Candiani.

«Era il 28 febbraio dell’anno scorso quando si è dato il via alla demolizione del vecchio fabbricato esistente per ampliare l’istituto» ricorda Berteotti. «Spariti flash, telecamere e microfoni, non si è saputo più niente per mesi circa l’ampliamento dell’istituto. Ho presentato un’interrogazione in materia in Comune, rimasta senza risposta. Quando, spazientito, me ne sono uscito con un comunicato stampa, è saltato fuori che l’azienda cui era stato dato l’appalto per i lavori… era fallita, mandando tutto a carte quarantotto. Ora la Provincia sta provvedendo a realizzare un prefabbricato per ovviare alle emergenze del momento».

Un nuovo appalto non potrà essere assegnato prima di giugno. «Capisco che Reguzzoni volesse lasciare un segno, da bustocco» commenta Berteotti, «ma ora che il presidente non è più lui, se eleggono, che so, qualcuno di Maccagno (diciamo pure di Tradate, ndr), che garanzia abbiamo per un domani? Come recuperemo il tempo perso?». Che non è poco: la scadenza originaria di fine 2009 per la consegna della nuova sede a rigore dovrebbe in teoria saltare di almeno un anno. Ne soffrirebbe anche la Fondazione Blini, il tanto discusso ente per l’espressione giovanile voluto dalla Provincia e dal presidente uscente Reguzzoni. Infatti la Fondazione dovrebbe trovare sede – e quindi attivarsi – nello stabile di piazza Trento e Trieste attualmente occupato proprio dalla succursale dell’Artistico, non appena ì’istituto lo lascerà libero.

Conciliante da un lato ma preoccupato dall’altro il preside Andrea Monteduro. «Ringrazio Comune e Provincia, e gli assessori provinciali Giacòn e Bottini, per l’attenzione e la cortesia mostrateci. Anche i prefabbricati sono funzionali, per carità, ma tamponano la situazione per un anno soltanto… lo stesso progetto iniziale, che pure è di buon livello, ve bene nell’ipotesi che le 52 classi del Liceo Artsitico non crescano ancora di numero, altrimenti siamo da capo. E certo il fallimento dell’azienda assegnataria dei lavori è stata una mattonata per tutti». Per Monteduro, è dunque fondamentale che i lavori ripartano quanto prima.

A gettare acqua sul fuoco ci pensa l’assessore provinciale uscente all’edilizia scolastica, il bustocco Gianfranco Bottini. «Berteotti avrebbe fatto bene a chiedere a me, invece di interrogare l’amministrazione comunale» (gli istituti superiori sono di competenza provinciale ndr) rimarca. Bottini conferma che l’azienda cui erano affidati i lavori, dopo aver proceduto all’abbattimento di un vecchio edificio, ha avuto seri problemi, piantando lì persino parte dei suoi materiali, oltre a tutto il primo lotto di lavori, a malapena avviato. «Dopo vari solleciti e intimazioni all’azienda che aveva interrotto i lavori, abbiamo deciso di costruire un prefabbricato per tamponare le necessità del momento (liberare quattro aule dell’edificio attuale di via Manara in cui sistemare altrettanti laboratori). Inoltre abbiamo proceduto ad unificare i due lotti dei lavori in un progetto unico, che la Provincia ora riassegnerà entro l’estate». Sperando che la prossima azienda non crei sorprese a sua volta, Bottini auspica che si possa rispettare nonostante tutto la scadenza di fine 2009, «mese più, mese meno – diciamo mese più». L’azienda assegnataria «non dava adito a sospetti» peraltro: era considerata seria ed affidabile, riferisce Bottini. «Purtroppo questo genere di inghippi accade più spesso di quanto non si creda» commenta: e non è consolante saperlo.

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Pubblicato il 25 Febbraio 2008
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